La vita di prima

La vita di prima
Colette McBeth

Piemme, pubblicato nel Ottobre 2017
388 Pagine

Da sei anni Melody vive nel terrore, non esce più di casa e da quando è stata aggredita in un parco e lasciata lì in fin di vita, le sue giornate sono caratterizzate da ansie e paranoie continue.
Dell'aggressione non ricorda nulla. È stato il suo vecchio amico David a scontare la pena, dal momento che le prove contro di lui erano inequivocabili.

Un giorno un'altra donna viene ritrovata uccisa nello stesso parco. Eve, una giornalista che stava indagando sull'aggressione di Melody, convinta dell'innocenza di David.
A questo punto Melody deve superare le sue paure, il suo terrore di uscire di casa, e scoprire chi si cela dietro tutto questo. L'unica cosa che può fare è scoprire dove le ricerche di Eve la condurranno.

Pur non avendo una trama originale ed innovativa "La vita di prima" si presenta come un buon esordio letterario per Colette McBeth. Ad iniziare soprattutto dalle protagoniste, tre donne.
Melody ha una personalità fragile. Aveva tutto nella vita, e ha visto portarselo via in quella notte di sei anni fa. Non è più la stessa. Si prova quasi rabbia per lei e per la sua apparente apatia. Ma il suo racconto in prima persona è così efficace da riuscire ad immedesimarsi in lei e provare anche una grande tenerezza. Una donna che vuole essere determinata e forte, ma la sua mente le ostacola ogni tentativo di esserlo.

Eve invece è l'opposto. Una giornalista che ha bisogno di una nuovo obbiettivo per combattere e su cui concentrarsi. Sarà proprio lei ad aiutare Melody nella sua lotta, tra le due donne inspiegabilmente si crea un legame, una complicità importante, resa limpida e chiara grazie all'autrice che è stata bravissima nel descrivere i loro sentimenti e le loro azioni, tanto da sembrare sono quasi reali.

Infine abbiamo la detective, che si unirà alla ricerca della verità insieme alle due donne. Un personaggio che rimane comunque piuttosto marginale.

"La vita di prima" è un romanzo da leggere senza pretese ma che scorre in maniera semplice e lineare.
Il finale è purtroppo abbastanza prevedibile. Un thriller psicologico che non si discosta di molto da trame già lette, ma che rimane comunque una piacevole lettura!

La vita di prima
Colette McBeth

Piemme, pubblicato nel Ottobre 2017
388 Pagine

Da sei anni Melody vive nel terrore, non esce più di casa e da quando è stata aggredita in un parco e lasciata lì in fin di vita, le sue giornate sono caratterizzate da ansie e paranoie continue.
Dell'aggressione non ricorda nulla. È stato il suo vecchio amico David a scontare la pena, dal momento che le prove contro di lui erano inequivocabili.

Un giorno un'altra donna viene ritrovata uccisa nello stesso parco. Eve, una giornalista che stava indagando sull'aggressione di Melody, convinta dell'innocenza di David.
A questo punto Melody deve superare le sue paure, il suo terrore di uscire di casa, e scoprire chi si cela dietro tutto questo. L'unica cosa che può fare è scoprire dove le ricerche di Eve la condurranno.

Pur non avendo una trama originale ed innovativa "La vita di prima" si presenta come un buon esordio letterario per Colette McBeth. Ad iniziare soprattutto dalle protagoniste, tre donne.
Melody ha una personalità fragile. Aveva tutto nella vita, e ha visto portarselo via in quella notte di sei anni fa. Non è più la stessa. Si prova quasi rabbia per lei e per la sua apparente apatia. Ma il suo racconto in prima persona è così efficace da riuscire ad immedesimarsi in lei e provare anche una grande tenerezza. Una donna che vuole essere determinata e forte, ma la sua mente le ostacola ogni tentativo di esserlo.

Eve invece è l'opposto. Una giornalista che ha bisogno di una nuovo obbiettivo per combattere e su cui concentrarsi. Sarà proprio lei ad aiutare Melody nella sua lotta, tra le due donne inspiegabilmente si crea un legame, una complicità importante, resa limpida e chiara grazie all'autrice che è stata bravissima nel descrivere i loro sentimenti e le loro azioni, tanto da sembrare sono quasi reali.

Infine abbiamo la detective, che si unirà alla ricerca della verità insieme alle due donne. Un personaggio che rimane comunque piuttosto marginale.

"La vita di prima" è un romanzo da leggere senza pretese ma che scorre in maniera semplice e lineare.
Il finale è purtroppo abbastanza prevedibile. Un thriller psicologico che non si discosta di molto da trame già lette, ma che rimane comunque una piacevole lettura!
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